La Facoltà di Scienze Economiche e della Conservazione Preventiva del Patrimonio Culturale è stata fondata con l’intento di fornire una formazione professionale di tipo manageriale nella gestione di tutte quelle operazioni e procedure necessarie alla manutenzione e preservazione di beni di valore storico e culturale, basandosi sulla consapevolezza dell’insostituibilità e irriproducibilità delle opere del Patrimonio Culturale, secondo la definizione data dall’International Council of Museums (ICOM) che definisce la Conservazione Preventiva come: “l’insieme delle misure e delle azioni tese a evitare o ridurre al minimo futuri deterioramenti o perdite. Esse sono condotte sull’ambiente e nel contesto del bene, generalmente un insieme di beni, a prescindere dalle loro condizioni o epoca.”
Nel contesto della Conservazione Preventiva viene posto l’accento sull’integrità del bene del Patrimonio Culturale, concetto questo che si fonda sia sulla natura della materia del bene sia sulle informazioni trasmesse da tale materia e di conseguenza si arriva a riconoscere l’aspetto intangibile della materia costituente il bene e limitandone quindi gli interventi che possano impattare negativamente sia sulle tecniche di restauro da applicare in futuro sia sulla capacità di lettura del bene.
Quindi le operazioni della Conservazione Preventiva hanno lo scopo di trasmettere alle generazioni future i beni del Patrimonio Culturale con il maggior livello di integrità possibile, ma, dal momento che in alcune situazioni tale obiettivo non è completamente raggiungibile, si ricorre alle tecniche del Restauro, raggiungendo così un compromesso tra trasmissione e integrità.
Capita a volte che i termini “conservazione” e “restauro” vengano utilizzati in maniera intercambiabile, a seconda della provenienza degli autori dei testi. Abbiamo quindi gli autori provenienti dal mondo anglosassone che utilizzano maggiormente il primo termine, “conservazione”, che si riferisce a tutte le operazioni tecniche eseguite sul bene o sul suo ambiente circostante, riservando invece il secondo termine, “restauro”, con il significato di un’operazione che mira a risaltare l’estetica del bene piuttosto che la sua trasmissione alle generazioni future; per gli autori provenienti dai Paesi latini il termine restauro è maggiormente utilizzato per ragioni fondamentalmente storiche, e solo in tempi recenti il concetto di “conservazione” quale trasmissione alle generazioni future è stato introdotto all’interno del restauro.
I corsi offerti da questa Facoltà hanno un carattere marcatamente multidisciplinare che rispecchia una visione globale della materia trattata attraverso la formazione individuale mirata di professionisti in grado di fronteggiare situazioni impreviste grazie anche allo sviluppo di specifiche skill personali e metodi innovativi di insegnamento.